Recensione “Secondo cerchio” di Roberto Saladino

Inizio ringraziando l’autore per avermi inviato una copia del romanzo.

Sabine e Samantha sono fidanzate da due anni; hanno una vita scandita dal lavoro e da cene in compagnia dei loro amici, Adriana e Mario, coppia esemplare, e Patrick, allegro dongiovanni. Tutto all’apparenza sembra perfetto: ma quando Patrick le accompagna per la prima volta in un club privé, le due ragazze scoprono un mondo nuovo, arrivando a chiedersi quali siano i loro più intimi desideri. È in questo luogo di piaceri che si nasconde il pericolo; un serial killer prende di mira le due ragazze, lasciando dietro di sé una scia di sangue. Nella ricerca del loro aguzzino, Sabine e Samantha affronteranno misteri del passato e omicidi irrisolti, trovandosi pian piano al centro dell’orrore.

Il romanzo è abbastanza breve e tutto sommato risulta scorrevole, anche se a mio parere si sarebbe potuto tagliare ulteriormente di qualche pagina. La trama fatica a entrare nel vivo, in compenso nella prima parte le protagoniste vengono ben delineate, così come il loro gruppo di amici. Quando finalmente il serial killer si manifesta la tensione si alza immediatamente, anche se purtroppo il ritmo non resta sempre serrato come ci si aspetterebbe da un thriller. Il finale è da brividi, ma naturalmente non posso dire altro per non spoilerare nulla a chi vorrà leggere il romanzo; nel complesso c’è abbastanza margine di miglioramento, ma credo che in scritti futuri lo stile dell’autore possa davvero maturare: il mio consiglio è quello di tenerlo d’occhio.

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