Intervista a Federica Storace

Buongiorno lettori, oggi il mio salotto virtuale ospita nuovamente Federica Storace che ci racconterà qualcosa della sua ultima fatica letteraria.

Ciao Federica, per iniziare raccontaci qualcosa della tua ultima pubblicazione Se ci fosse luce:

Ciao! Se ci fosse luce. Storie di uomini negli anni di piombo, edito da Golem, è la mia nuova “creatura”. È un saggio in cui affronto il tema del terrorismo. Argomento complesso, ancora abbastanza controverso. Anni bui per il nostro Paese sui quali sentivo l’esigenza di approfondire le mie conoscenze e fare una riflessione. Ho individuato, tra le tante, tre figure, vittime, se si considera che sono stati assassinati, ma persone dalla statura morale così straordinaria che, pur morti, hanno ancora tanto da dire. Si tratta di Guido Rossa, Aldo Moro e Francesco Coco. Di loro non narro soltanto io ma do voce anche a chi li ha conosciuti bene e ci regala, nelle pagine che ho scritto, dei ritratti forse inediti, inaspettati, di questi uomini tanto noti. Si tratta di Giordano Bruschi, compagno comunista di Guido Rossa, Lucio Brunelli, alunno di Moro negli anni dell’università a La Sapienza di Roma e di Massimo Coco, figlio del procuratore Francesco. Grazie a queste voci che si uniscono alla mia, il libro, pur avendo le caratteristiche del saggio, è molto coinvolgente e, forse, stimolerà i lettori a interrogarsi su un passato, per certi versi ancora irrisolto, e sul presente che va costruito con scelte coerenti e di ampio respiro.

Sei un’autrice davvero poliedrica: oltre a questo libro hai pubblicato alcuni albi illustrati per ragazzi e un saggio polisensoriale. Il cambio di genere è stato difficile?

  No, perché a me piace sperimentare diversi generi. E poi, in realtà, sia le due edizioni di Madri per sempre che Sei un essere Speciale, pubblicati da Erga edizioni, sono dei saggi in cui ho usato lo stesso registro stilistico della “coralità” di Se ci fosse luce, con il valore aggiunto dei contenuti polisensoriali cioè multimediali. Nei testi ci sono numerosi QR Code di cui si può fruire scaricando la App gratuita Vesepia. Così, oltre alla lettura, si possono vedere immagini, video, addirittura spezzoni di film, documentari, foto… Una fruibilità a 360 gradi.

Stai già lavorando a qualcos’altro? Se sì, puoi anticiparci qualcosa?

Sì. Oltre alle prossime presentazioni, alla partecipazione al Salone del Libro di Torino, è quasi pronto anche un altro nuovo libro, che sarà il mio dodicesimo, di genere completamente diverso. Si intitola Bye Bye amore (mio). Manuale tragicomico di sopravvivenza che sarà pubblicato da Sanpino Edizioni. Si tratta di una riflessione tra comicità, ironia e serietà, sui giovani, sulla loro capacità di reggere e gestire le emozioni, soprattutto le delusioni, sulle loro relazioni, sul ruolo degli adulti oggi. Un libro divertente ma non superficiale in cui c’è tanto di me mamma e di me insegnante.

In Se ci fosse luce parli di storie di uomini negli anni di piombo. C’è qualche altra lettura che consiglieresti a chi volesse magari approfondire l’argomento?

A dir la verità ce ne sono tante, anzi tantissime e online si trovano tutti i riferimenti necessari. I lettori che volessero approfondire l’argomento possono trovare, in Se ci fosse luce, la bibliografia (e non solo) che ho usato io.

Per finire, raccontaci qualcosa di te: sappiamo che nella vita fai l’insegnante, sei un vulcano di idee anche per quanto riguarda i tuoi hobby oppure insegnamento e scrittura (e, naturalmente, la vita) ti lasciano troppo poco tempo?

No. No… io sono un vulcano: almeno è quello che, di me, dicono in tanti. La mia vita è piuttosto “movimentata” e non mi limito ad insegnamento e scrittura anche se sono due mie grandi passioni. Mi piace lanciarmi a fare sempre nuove esperienze. La prima che mi viene in mente è la partecipazione a diverse puntate di un programma televisivo, Tante mani in cucina, condotto dalla mia amica Simonetta Saveri e trasmesso da Teleradiopace tv (ma le puntate già andate in onda si trovano anche su YouTube). Gli ospiti sono sempre due o tre e, in ogni puntata, si cucina e si parla degli argomenti più diversi, spesso legati alla professione di chi prende parte alla puntata. È un bel programma: è già arrivato alla terza stagione!
Poi sono appassionata di cinema, teatro, opere d’arte, mi piace viaggiare, mangiare bene (qualche volta senza essere io la cuoca perché non sono proprio un fenomeno ai fornelli!), fare sorprese alle persone care, camminare in montagna… Purtroppo la quotidianità mi lascia poco tempo per tante passioni e per essere più attiva nel mondo del volontariato ma cerco comunque di “incastrare” sempre, nel miglior modo possibile, il più possibile. Non arrivo a tutto ma a qualcosa sì. Del resto, basta che ciascuno metta almeno la sua piccola goccia nel grande mare della vita: io cerco di mettere, ogni giorno, la mia.

Concludo ringraziando Federica per il suo tempo e augurandole “in bocca al lupo” per i suoi progetti futuri.

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